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Data

Giorno

Itinerario

Dormito

18/09/04

1

sabato

Parma - Milano - Londra - Denver - Chungwater

Rest Area

19/09/04

2

domenica

Chungwater - Little Bighorn - Lewistown - Great Falls - Glacier NP

St. Mary Campground

20/09/04

3

lunedì

Glacier NP

St. Mary Campground

21/09/04

4

martedì

Glacier NP

Apgar Campground

22/09/04

5

mercoledì

Glacier NP

Two Medicine Campground

23/09/04

6

giovedì

Glacier NP - Yellowstone NP

Mammoth Campground

24/09/04

7

venerdì

Yellowstone NP

Tower Fall Campground

25/09/04

8

sabato

Yellowstone NP

Tower Fall Campground

26/09/04

9

domenica

Yellowstone NP

Madison Campground

27/09/04

10

lunedì

Yellowstone NP

Mammoth Campground

28/09/04

11

martedì

Yellowstone NP

Grant Village Campground

29/09/04

12

mercoledì

Grand Teton NP

Signal Mountain Campground

30/09/04

13

giovedì

Grand Teton NP

Gros Ventre Campground

01/10/04

14

venerdì

Grand Teton NP - Salt Lake City - Bryce Canyon NP

North Campground

02/10/04

15

sabato

Bryce Canyon NP - Zion NP

South Campground

03/10/04

16

domenica

Zion NP

Zion Canyon Campground

04/10/04

17

lunedì

Zion NP - Page - Antelope Canyon - Grand Canyon

Desert View Campground

05/10/04

18

martedì

Grand Canyon - Monument Valley - Canyolands NP

Squaw Flat Campground (The Needles)

06/10/04

19

mercoledì

Canyolands NP

Slickrock Campground (Moab)

07/10/04

20

giovedì

Arches NP

Devils Garden Campground

08/10/04

21

venerdì

Arches NP - Denver

t

09/10/04

22

sabato

Denver - Londra - Milano - Parma

t

Un viaggio tra la natura dell'ovest - USA 2004

Sabato 18/09/2004  - Parma - Milano - Londra - Denver - Chungwater

Il padre di Mara ci porta alla stazione dei treni poco dopo le sei di mattina. Arriviamo puntuali a Milano in stazione centrale, prendiamo il bus per Linate. Voliamo con la British, alle 11.30 partiamo per Londra e alle 15.20 per Denver, dove arriviamo puntuali alle 18.30 ore locali. Il viaggio inizia bene, l’Alamo non ha auto economy disponibili e quindi ci viene assegnata una Chrysler monovolume a sei posti allo stesso prezzo concordato in Italia, 662 eur. per 20 giorni. Sono le 21.30 quando prendiamo la strada che ci porta verso nord, tralasciando completamente la città di Denver. Avendo dormito durante il volo non ho sonno e guido lungo la I25 fino alle 23.30, attraversando Cheyenne e fermandomi in una Rest Area a Chungwater.

Domenica 19/09/2004  - Chungwater - Little Bighorn - Lewistown - Great Falls - Glacier NP

Poco dopo le tre di mattina, "merito" del fuso orario, mi sveglio e decido di ripartire, Mara continua a dormire comodamente nel suo "letto". Attraverso Casper e all’alba, dopo essermi fermato a scattare alcune foto a delle Antilocapre (Pronghorn), facciamo benzina a Buffalo. Da qui la I25 si immette nella I90, la seguiamo oltre il confine del Wyoming passando da Sheridan. Il tempo è leggermente nuvoloso con ampi tratti di sereno, il giallo paesaggio è ondulato e piacevole anche se poco vario. A Little Bighorn acquistiamo il pass annuale per i Parchi Statunitensi (50 $), poi sosta a Billings in un Pizza Hut dove chiacchieriamo piacevolmente con una simpatica cameriera di colore, provvediamo anche alla spesa in un supermercato. Non proseguiamo per la I90 ma prendiamo la 87 che porta a Lewistown e poi Great Falls. Arriviamo poco prima delle 19.00 a St. Mary (Glacier NP) sotto una fitta nevicata. Entrati nel Parco visioniamo il camping, non è custodito, ha qualche piazzetta, nessuna recinzione, bagni puliti ma niente doccia né acqua calda, proprio come quelli che spesso incontrammo in Alaska. Ripensando a quello Stato decidiamo di fare il classico giro al crepuscolo per vedere se avvistiamo qualche animale. Poche centinaia di metri fuori dal campeggio notiamo un paio di macchine ferme, un grosso esemplare d’Orso Nero ci dà il benvenuto al Glacier National Park.

Lunedì 20/09/2004  - Glacier NP

Poco prima delle 7.00 iniziamo la nostra visita del Parco prendendo la strada che porta a Logan Pass, anche se la nostra meta d’oggi è Many Glacier. Le montagne sono nascoste dalle nuvole ma si aprono ampi squarci di sereno, essi generano dei giochi di luce nel lago Saint Mary che sono meravigliosi. Inoltre i dolci colori autunnali si perdono in quota ricoperti dalla bianca neve fresca caduta nella notte, la temperatura esterna è attorno agli 0°. Rivediamo nello stesso punto di ieri sera un grosso branco di Cervi Canadesi (Elk), poco più avanti vicino alla strada dei Cervi Mulo. Alla Ranger station di St.Mary ci annunciano che il Logan Pass riaprirà tra un paio d’ore, ma noi ci dirigiamo verso Many Glacier. Decidiamo di fare un piccolo tratto del trail che porta ad Iceberg Lake e poi dirigerci verso Bullhead Lake. La nostra passeggiata è interrotta quasi subito da un Orso Nero che si trova vicino al sentiero, siamo soli e ci fermiamo ad osservarlo mantenendo una distanza di relativa sicurezza, Mara preferisce non proseguire. Nell’altro trail, quello che porta al Swiftcurrent Pass, incontriamo qualche persona e Mara si sente più tranquilla. Vediamo due Bighorn e parecchie Mountain Goat, ma tutte da notevole distanza. Il tempo è bizzarro, qualche piccolo rovescio d’acqua si alterna ad ampie schiarite con una luce che è la gioia di qualsiasi fotografo. Ritorniamo alla nostra auto alle 15.00 circa, guidiamo lentamente verso il campeggio di St.Mary, facendo qualche sosta. Poco dopo Lake Swiftcurrent affacciandosi dalla strada si osserva dall’alto un bel "canyon" scavato dal fiume. In lontananza scorgo un Orso Nero e con il cannocchiale assisto alla scena di un Cervo Mulo che va nella sua direzione, appena si accorge della presenza dell'Orso scappa velocemente. Dopo un forte acquazzone il cielo si apre completamente e le montagne si tingono di rosso. Mi fermo per fotografare una vetta che si staglia dalla parte opposta del lago St. Mary, sulla riva a circa 50 metri da me un Orso mangia tranquillamente. E’ il più vicino visto fino ad ora, la ormai scarsa luce non permette fotografie, ce lo "gustiamo" con il cannocchiale. Pranziamo in un ristorante e riflettiamo sulla bellezza di questo parco, sicuramente uno dei più selvaggi che ho visto nel Nord America.

Martedì 21/09/2004 - Glacier NP

Mi alzo verso le 6.00, dopo avere scritto il diario ci prepariamo per non perdere la luce dell’alba. Il vento ha spazzato via le nuvole e la giornata si presenta fantastica. I colori dell’alba, quelli dell’autunno, i panorami mozzafiato e la luce tersa sono ottimi ingredienti per fotografare. Il branco d’Elk e le montagne tinte di rosa ci danno il buongiorno. Alcune foto le scatto direttamente dall’interno dell’auto, posizionando il cavalletto dietro il sedile guida e aprendo lo sportellone laterale scorrevole, evitando il forte vento e il freddo pungente. La meta d’oggi è Logan Pass e al limite l’Hidden Lake, ma per il momento il passo è chiuso per ghiaccio. L’apertura è prevista per le 13.00 quindi torniamo lentamente verso St.Mary per cercare di avvistare qualche animale. La scelta è azzeccata poiché nello stesso punto di ieri avvistiamo nuovamente un Orso Nero, probabilmente lo stesso. Questa volta oltre ad essere abbastanza vicino anche la luce è buona, scatto alcune foto e poi continuiamo ad osservarlo per parecchio tempo. Nel frattempo hanno riaperto il Logan Pass e ci dirigiamo lentamente verso di esso, facendo varie soste per ammirare gli splendidi paesaggi e alcuni Bighorn. Al passo il cielo è in parte coperto, c’è molto freddo e il corto sentiero che porta al belvedere sull’Hidden Lake è chiuso per pericolo orsi. Prima di dirigerci verso Apgar e completare la "Going to the Sun Road", rimaniamo nella zona del passo per scattare qualche foto al paesaggio innevato. Mentre affianchiamo il lago McDonald, poche miglia prima di Apgar, un Orso Nero ci attraversa la strada, fino ad ora abbiamo visto più orsi che qualsiasi altro animale. Ceniamo in un ristorante a West Glacier, alle 20 siamo già nel campeggio di Apgar. Come prima impressione mi è piaciuta di più la zona est del parco (Many Glacier e St.Mary) di questa, ma domani la visiteremo con più calma.

Mecoledì 22/09/2004 - Glacier NP

All’alba siamo sulla sponda del Lago McDonald a fare colazione, non sono l’unico con il cavalletto montato per immortalare questo bel momento. Con molta calma ci portiamo all’inizio del trail che porta all’Avalanche Lake. Il sentiero segue l’omonimo torrente (Avalanche Creek) e s’inoltra in un fitto bosco. Ci perdiamo ad ammirare i muschi e gli innumerevoli funghi, ce ne sono di tantissime specie, un signore ci afferma che sono circa 750. Arriviamo al bel lago contornato da enormi pareti rocciose, saltuariamente si scorgono alcuni punti bianchi, sono Capre delle Nevi (Mountain Goat), chiacchieriamo con una coppia della Pennsylvania. Al rientro chiudiamo anche il piccolo anello del trail naturalistico che s’inoltra in una foresta di cedri rossi magnifica. Il cielo è nuvoloso e una volta valicato il Logan Pass ritroviamo il bel sole di ieri, nella sosta pranzo ammiriamo alcune Capre delle Nevi. Durante la discesa verso St.Mary ci fermiamo per fare il corto ma bel trail che porta alle St.Mary Falls e Virgina Falls. Al ritorno ci dicono che un Grizzly ha appena attraversato il sentiero dirigendosi verso valle. Partiamo con la macchina e dopo un paio di curve ci troviamo in mezzo alla strada il grosso Orso, tranquillamente scende dalla riva accanto e si perde nel bosco. A St.Mary in un negozio che c’era sfuggito troviamo finalmente la bombola di gas per il nostro fornellino. Proseguiamo per Two Medicine poco prima delle 18.00, ma ben presto siamo nuovamente fermi. Una bellissima Volpe Rossa attraversa la strada e si ferma, incurante della nostra presenza, appena sopra una riva. Rimaniamo fermi ad ammirarla e riesco perfino a scendere dalla macchina e ad avvicinarmi a circa 10 mt. senza che lei si spaventi. Poco dopo le 19.00 siamo nel camping di Two Medicine dove ci cuciniamo una buona pasta prima di dormire. Le nostre giornate sono molto intense, ma sfruttando tutta la luce del giorno, alzandoci molto presto e non perdendo tempo per cercare da dormire, riusciamo a fare tutto con la giusta calma e goderci questo meraviglioso Parco. Fino ad ora abbiamo trovato solo una parte delle strutture chiuse, ma qui a Two Medicine, a parte una sola zona del campeggio, è tutto chiuso. Consiglierei a chiunque di visitare queste zone in Settembre, poca gente e colori meravigliosi.

Giovedì 23/09/2004 - Glacier NP - Yellowstone NP

Poco dopo le 7.00 ci troviamo sul lago Two Medicine ad ammirare l’infuocata alba, la migliore vista fino ad ora. Dopo la colazione tra i vari trail scegliamo quello breve che porta al Paradise Point, un punto panoramico sulla riva del lago. In seguito ci portiamo all’inizio del corto trail che porta alla bella cascata Eagle Falls, venerata dai Piedi Neri (Blackfeet) la tribù indiana che abitava queste zone. Al ritorno nel fitto bosco spunta una grossa Alce femmina, mi è parso ci fosse anche il suo piccolo, peccato che si è dileguata velocemente nel bosco. In macchina seguiamo il confine del parco verso sud, attraversando splendidi paesaggi colorati dall’autunno. Ci fermiamo al "Goat Lick Overlook" consigliatoci da un Ranger per l’avvistamento delle Mountain Goat, vediamo a distanza una femmina con due piccoli, la loro direzione è verso la strada. Prendiamo la macchina e ci fermiamo nel punto in cui le ho viste salire. Guardo verso il basso e a pochi metri ci sono le tre Capre delle Nevi più altre due, non hanno nessun timore e continuano a mangiare incuranti della nostra presenza, ci fermiamo circa un’ora. Questo è stato l’ultimo indimenticabile regalo di questo selvaggio Parco Nazionale. Alle 12.20 passiamo da West Glacier salutando definitivamente il Glacier NP. Nella cittadina di Polson, sulla riva del Flathead Lake, facciamo uno spuntino. La strada che percorriamo per arrivare a Yellowstone è più spettacolare rispetto alla parte del Montana che abbiamo attraversato per arrivare al Glacier. Le luci del sole che filtrano attraverso le nuvole rendono ancora più affascinante il paesaggio circostante. Dopo Livingston moderiamo la velocità per il rischio di investire cervi muli che numerosi popolano la zona, uno ci attraversa la strada e un paio li vediamo morti sul bordo. Entriamo a Yellowstone da Gardiner, sono omai le 21.00, andiamo diretti al campeggio di Mammoth Hot Springs.

Venerdì 24/09/2004 - Yellowstone NP

Ammiriamo il sorgere del sole attraverso le nubi delle solfatare di Mammoth, mentre nella collina a fianco un maschio d’Elk raduna le sue femmine. Proseguiamo per Norris facendo parecchie soste per gli animali, Bisonti, Elk (Cervi Canadesi), Coyote. Stupenda la sosta a Swan Lake, oltre al bel paesaggio impreziosito dalla luce del primo mattino, ci sono anche Cigni Trombettieri e Oche Canadesi. Giungiamo a Canyon Village visitando la Lower Falls, il Dunraven Pass è chiuso per lavori fino al 2006, per fortuna le altre strade del parco sono agibili. Il tempo è ottimo e per la prima volta in questo viaggio riusciamo a stare in maniche corte, anche se solo nelle ore centrali. Camminate ne facciamo parecchie ma tutte corte, tra cui quella per visitare il Norris Geyser Basin, dopo l’Islanda questi fenomeni difficilmente riescono a stupirmi, in ogni modo merita di essere visto. Risaliamo a Mammoth Hot Springs dove gli Elk sono numerosi perfino in mezzo alle case, la nostra meta è Tower-Roosevelt. Circa a metà strada vediamo un gruppo di macchine ferme, ci aspetta l’incontro più bello fatto fino ad ora, una mamma Orsa (Black Bear) con due orsacchiotti, sono vicinissimi alla strada. Scendiamo ad ammirarla rimanendo però ad una certa distanza di sicurezza, anche se mi devo allontanare ulteriormente quando un orsacchiotto mi si avvicina, è a circa 4-5 metri. Rimaniamo a lungo ad assaporare questo bel momento, quando ripartiamo la famigliola è ancora in zona a cibarsi. Rispetto al Glacier mancano i bei colori dell’autunno, qui sono tutti pini e le betulle scarseggiano. Avvistiamo Bisonti, Cervi Mulo ed Elk, di quest’ultimo ci affascina un maschio posto in cima a una collina che ha come sfondo alcune nuvole tinte di rosa dal tramonto. Arrivati a Tower proseguiamo erroneamente per il Dunraven Pass, sostiamo in un punto panoramico che domina la valle sottostante. Il sole è da poco tramontato, la valle è dominata da una grossa luna quasi piena, noi in silenzio ascoltiamo i bramiti dei Cervi maschi, non saprei come descrivere questo magico momento. E’ ormai buio quando decidiamo di fermarci al campeggio di Tower Fall e non proseguire per quello di Pebble Creek come avremmo voluto.

Sabato 25/09/2004 - Yellowstone NP

Ci mettiamo in moto poco prima dell’alba per la Lamar Valley, ci ritroviamo nel mezzo della strada un Cervo Mulo, gli passiamo a fianco lentamente per non spaventarlo ulteriormente. Il cielo è completamente sgombro da nuvole, ma arrivando dall’alto la Lamar Valley si presenta immersa nella nebbia del primo mattino, la temperatura esterna è di 2° sotto lo zero. Lo scenario è fiabesco e la nebbia diradandosi lentamente mostra grandi mandrie di Bisonti. Sostiamo a lungo nella valle ad osservare la wildlife, questa è la zona del parco dove è più probabile avvistare i lupi. Arriviamo fino al campground di Pebble Creek, ove vorremmo venire a dormire questa sera. Verso le 11.00 partiamo a piedi per il corto trail a Slough Creek, arriviamo ad una bella spianata attraversata dal lento torrente, al centro vi è una collina sassosa. Seguendo il fiume, per arrivare alla collina, vediamo parecchie ossa di cervo, improvvisamente sentiamo ululare dal vicino bosco, sono sicuramente lupi non coyote. Ci portiamo rapidamente sulla collina ma non vediamo nulla, in questa piana sicuramente si sono svolte delle meravigliose scene di wildlife. Mi fermo ad osservare delle femmine di Common Merganser, specie d’anatre con la testa arancione, e un picchio (Downy Woodpecker) intento a lavorare un tronco di un albero. Tutti qui sono indaffarati a procurarsi scorte di cibo in vista del rigido inverno ormai alle porte, Scoiattoli Rossi (Red Squirrel) e Chipmunk corrono da tutte le parti. Dopo esserci cucinati una buona pastasciutta in riva al torrente ripartiamo per Mammoth, dobbiamo fare spesa. In questa giornata senza nuvole lo sbalzo termico dalla mattina presto alle ore centrali è notevole, dai -2° siamo passati ai +20°. Proprio dove la strada attraversa Yellowstone River un grosso esemplare d’Orso Nero mangia tranquillamente a pochi metri da essa, ci fermiamo per parecchio, è il più "fotografabile" di quelli visti fino ad ora. Da quando siamo arrivati in USA solo nel giorno di trasferimento dal Glacier a Yellowstone non abbiamo visto orsi. Ormai non ho più parole per questo viaggio, un’esperienza naturalistica indimenticabile, ma Yellowstone non ha finito di farci regali. Dopo pochi km arriviamo al Floating Island Lake, ci sono ferme alcune persone e un Elk femmina in acqua. Ci spiegano che è da poco stata attaccata dai lupi ed è ferita, loro sono appostati dietro ad alcune piante ma non si vedono, sono le 16.30. Salgo sulla collina e un ragazzo appostato con un binocolo mi mostra un Lupo Grigio (Gray Wolf) accucciato nell’erba, si vede male, mi assicurano che ce ne sono tre di cui uno nero. La nostra macchina è in ottima posizione, non demordiamo e aspettiamo in compagnia d’altre persone, osserviamo il povero cervo e un Cigno Trombettiere nel centro del laghetto. Nell’attesa una signora ci spiega dove a pochi km ha appena visto una mamma Orsa con due piccoli, non ci penso lontanamente ad abbandonare questo luogo. Lei abita in zona e viene almeno quattro volte in un anno a Yellowstone, per lei Settembre e Ottobre sono certamente i mesi migliori per ammirare gli animali. L’Elk esce dall’acqua ed è gravemente ferito ad una zampa posteriore, non riesce ad appoggiarla, non si allontana dalla riva. Sono le 18.30 quando la nostra attesa è premiata, un Lupo Grigio esce allo scoperto mostrando interamente la sua bellezza, per me si è avverato un sogno, vedere in natura l’animale che da sempre più mi affascina, dista circa 100 mt. Poco dopo esce anche il Lupo Grigio (Gray Wolf) di colore nero, è più schivo e si allontana presto, ha qualche piccola striatura grigia che si perde nel resto del manto nero, è magnifico. Quello grigio continua a regalarci emozioni, scende sulla riva del lago ad osservare la sua preda da distanza ravvicinata, l’Elk impaurito è rientrato in acqua. I rullini portati da casa difficilmente mi basteranno, continuo a scattare nonostante sia consapevole che queste fotografie difficilmente saranno belle, ma per me saranno in ogni caso molto importanti. E’ ormai buio, sono le 20.00, altri appassionati ci fanno compagnia. Decidiamo di tornare al campeggio di ieri, quello di Tower Fall, essendo il più vicino, domani mattina faremo prima a ritornare per vedere come si è evoluta la situazione in questa nottata di luna piena.

Domenica 26/09/2004 - Yellowstone NP

Mi alzo prima delle 6.00, sopra di noi un cielo stellato da fare invidia a qualsiasi astrofilo. Arriviamo alle 6.45 al Floating Island Lake e c’è già gente, a Yellowstone le voci corrono in fretta. Dobbiamo parcheggiare lontano e la temperatura è rigida. Incontriamo alcune persone del giorno precedente, Dave un ragazzo scozzese ci mostra con il suo cannocchiale il cadavere e in parte dilaniato dell’Elk, si trova vicino alla riva parzialmente sott’acqua nella stessa zona in cui lo abbiamo visto ancora in vita. Non ci sono altri animali in zona e visto il freddo decidiamo di tornare, come da programma, alla stupenda Lamar Valley. Dopo un paio di miglia vediamo un Orso Nero ad una decina di metri dalla strada, è completamente marrone. Rimaniamo fino a quando non scompare dietro un dosso. Alla Lamar Valley c’è ancora un velo di nebbia e le solite mandrie di Bisonti, mi ci fermerei per una settimana. Su una collina alcune persone osservano, li raggiungiamo e mostrano una mamma Grizzly con due piccoli, sono molto distanti. Salutiamo per l’ultima volta questa bella valle e ci fermiamo nuovamente dal cervo morto, è impressionante vedere quanti teleobiettivi (500-600 mm) sono piazzati. Ci dicono che verso le 8.00 i due lupi di ieri sera sono usciti per mangiare, il grigio con il radiocollare e il nero, sono un po’ dispiaciuto ma allo stesso tempo della fortuna che abbiamo avuto, affermano che un evento simile sia anche qui a Yellowstone molto raro, normalmente si vedono solo da molto lontano. Arriva una Volpe Rossa per mangiare un boccone di fretta, ha evidentemente paura e scappa, poco dopo un Coyote si avventa sulla carcassa strappandogli brandelli di carne. Altri coyote e una volpe si avvicinano alla zona, ma evidentemente hanno troppa paura e si allontanano senza mangiare. All’improvviso spunta un Lupo Grigio, non è il solito, è più grosso e non ha il radiocollare, sostengono che appartengono tutti allo stesso gruppo denominato Geode. Si avventa sulla preda strappando pezzi di carne, poi si siede tranquillo nel prato appena sopra. Arrivano due Coyote ma sentono il pericolo e si allontanano, molti si aspettavano un attacco del lupo che effettivamente si è rialzato mostrando un’aria minacciosa, è impressionante vedere la differenza di dimensione tra queste due specie d’animali. Verso le 13.00 il lupo decide di andarsene e questa volta anche noi. Arrivati a Mammoth ci sistemiamo e facciamo finalmente spesa, proseguiamo per Norris facendo una sosta "pranzo" al Beaver Lake. La meta di questa sera è Madison, ma prima decidiamo di mangiarci una buona bistecca a West Yellowstone. Lungo questo tratto di strada oltre ad Elk e Bisonti vediamo appollaiata su un albero una bell’Aquila dalla testa Bianca (Bald Eagle). Alla fine di quest’altra straordinaria giornata rientriamo al camping di Madison.

Lunedì 27/09/2004 - Yellowstone NP

Questa notte, nonostante i 2000 mt. di quota, è stata sicuramente la meno fredda fino ad ora, forse perché è il luogo più a sud. Una piccola perturbazione è passata nella nottata, la mattina si presenta più limpida che mai. Sostiamo per la colazione lungo il Fountain Flat Drive, circondati da una gran mandria di Bisonti. Rimaniamo circa un’ora ad osservare da vicino la loro vita quotidiana, guado del fiume, piccolo che prende il latte, giochi tra giovani e perfino un duro scontro tra due grossi maschi, veramente impressionante. Dopo Fountain Paint Pot proseguiamo per il bel loop di Firehole Lake Drive. Arrivati al Midway Geyser Basin lo troviamo avvolto dai vapori che le varie hot spring producono, dopo il classico giro decidiamo di tornarci più tardi. Visitiamo Biscuit Basin e alle 12.00 siamo pronti ad assistere allo spettacolo dell’Old Fithful Geyser. Torniamo leggermente a nord per fare il trail che porta a Fairy Falls, consiglio caldamente di fare almeno il primo corto pezzo che passa a fianco del Grand Prismatic Spring, ma dalla parte opposta alla passerella. Da questo versante c’è la possibilità di salire leggermente su una collina e di godere di un’ottima vista sulla stupenda hot spring. Prendiamo la strada per Bridge Bay costeggiando Yellowstone Lake, il campeggio è chiuso e proprio oggi ne chiudono altri (Norris, Tower Falls e Pebble Creek). Non è tardi quindi prendiamo la decisione di tornare lentamente a Mammoth Hot Springs. Non nego d’essere contento poiché la zona nord è quella che più mi è piaciuta, ma soprattutto perché domani mattina farò un giro al Floating Island Lake. Dopo un forte ma breve temporale attraversiamo la Hayden Valley con una luce meravigliosa, a parte un paio d’Aquile dalla testa Bianca vediamo pochi animali e da lontano. Ci fermiamo ad Artist Point ad ammirare le Lower Falls che hanno come sfondo un infuocato tramonto. Dopo una sosta causa Bisonti in strada arriviamo verso le 20.00 a Mammoth Hot Springs.

Martedì 28/09/2004 - Yellowstone NP

All’alba siamo al solito lago, incontriamo Dave, possiede un potente cannocchiale Leica e gentilmente ci ha permesso spesso di utilizzarlo. Ieri hanno visto solo di sfuggita un lupo che non è sceso a mangiare, ora ci sono tre Coyote, dal bosco spunta un Orso Nero che ci dicono avere mangiato poco fa. Dopo una sosta di circa un’ora non resistiamo e torniamo alla Lamar Valley. Arrivati al bivio con Slough Creek vediamo in lontananza un gruppo di persone intento ad osservare, parcheggiamo la macchina e li raggiungiamo. Ci mostrano in lontananza un Lupo Nero, lo seguiamo per un po’ fino a che non scompare dietro un colle. Rimaniamo sul posto solo noi due e dopo non molto Mara scorge altri due Lupi sempre di colore nero, sempre nella stessa zona del precedente, subito seguiti da un terzo dello stesso colore. Li seguiamo con il binocolo e il teleobiettivo duplicato per circa un’ora, in compagnia di alcuni simpatici americani che ci hanno raggiunto. Vanno nella direzione di un Bisonte solitario, si prepara a fronteggiarli, ma lo ignorano. A un certo punto sentiamo ululare ripetutamente, in quella direzione Mara avvista un quarto Lupo Grigio, i tre neri lo raggiungono e insieme spariscono. Dopo essere rimasti nella zona fino alle 13.00 prendiamo la strada per Norris e Canyon Village, ci fermiamo alle Upper Falls, un po’ deludenti. Nella bella Hayden Valley vediamo da molto vicino un Coyote che mangia una carcassa di Elk, anche qui sicuramente ci saranno state delle belle scene di wildlife. Mud Vulcano mi delude e non ci perdiamo troppo tempo, alle 19.45 siamo nel camping di Grant Village. Yellowstone National Park oltre a cinque giorni di tempo sereno, ci ha regalato forti emozioni, un luogo in cui spero vivamente di tornare.

Mercoledì 29/09/2004 - Grand Teton NP

Probabilmente è la mattina in cui ci muoviamo più tardi, poco dopo le 8.00 entriamo nel Grand Teton National Park. La cosa che più mi colpisce sono i colori dell’autunno, in prossimità di Oxbow Bend il Mount Moran si specchia nell’acqua insieme alle gialle betulle. Prendiamo la strada che passa dal camping di Signal Mountain, prenotiamo per la serata. Alle 12.00 arriviamo a Jenny Lake, saliamo sul primo battello che porta sulla riva opposta del lago. Proseguiamo a piedi per il trail che costeggia il Cascade Creek. Questo percorso si snoda lungo il Cascade Canyon, non è faticoso e abbastanza remunerativo anche per la vista sul Grand Teton, sui massi che costeggiano il sentiero ci sono parecchi Pika. L’ultimo battello per il ritorno è alle 16.00, camminiamo decisi e arriviamo fino al punto in cui altri trekker ci hanno segnalato un grosso maschio d’Alce, siamo ormai prossimi alla fine della valle dove il sentiero si divide. Il grosso maschio d’Alce è seduto vicino al fiume, dista non più di 20 metri, si sta riposando ed è magnifico. Rientriamo per le 16.00, non prima di avere fatto qualche sosta fotografica. Con la macchina ci spostiamo sulla Mormon Row, da cui si può ammirare una delle più famose viste dei monti Teton. La strada è sterrata e poco frequentata, troviamo un posto con ottima vista, sostiamo ad ammirarla fino all’arrivo del buio cucinandoci una pastasciutta, pulendo l’attrezzatura fotografica e scrivendo diario e cartoline, un vero relax agevolato del nostro camper/macchina.

Giovedì 30/09/2004 - Grand Teton NP

Questa notte ha piovuto parecchio e quando ci alziamo il è ancora tempo perturbato. Decidiamo di anticipare la visita alla cittadina di Jackson, prima passiamo da Oxbow Bend e da lontano ammiriamo una femmina d’Alce. Arrivati a Jackson cerco subito un negozio di fotografia, al "D.D.Camera" trovo le fuji Velvia. Di molto interessante vediamo le gallerie fotografiche di David Muench e di Thomas D. Mangelse, entrambi fotografi naturalisti. Consiglio agli appassionati di fotografia la visita, sono entrambe sulla North Cache, quella di Mangelsen al nr.170, non ne sarei più uscito. Troviamo nuovamente un supermercato della catena "Dollar Tree Stores" ove tutto è venduto ad un dollaro, la roba è d’ottima qualità. Dopo avere pranzato in un locale rientriamo nel parco, nel primo pomeriggio il tempo migliora e facciamo in macchina alcune strade secondarie. Infine sostiamo al Blacktail Ponds Overlook per fare alcune foto mentre arriva un temporale, alcuni pescatori che arrivano dal torrente ci dicono che ci sono tre Alci, ma dall’overlook non si vedono. Passato il forte temporale esco dalla macchina e vedo le tre Alci che si sono avvicinate, scendiamo verso il fiume per vederle da più vicino, sono un grosso maschio con femmina e piccolo. Ormai è quasi buio e decidiamo di cucinarci un riso, sempre condito con il parmigiano portato da casa, ottima la vista sulle montagne che nel frattempo si sono liberate dalle nuvole. Ci portiamo nel vicino campeggio di Gros Ventre per chiudere quest’altra bella giornata.

Venerdì 01/10/2004 - Grand Teton NP - Salt Lake City - Bryce Canyon NP

La mattinata si presenta nebbiosa e leggermente nuvolosa, oggi salutiamo i parchi del nord, ci sposteremo nel sud dello Utah. Non resisto e facciamo l’ultimo giro a sud del parco, è mattina presto e avvistiamo da lontano un’Alce, sarà sicuramente l’ultima di questo viaggio. Partiamo dopo le 9.00, alcuni lavori in corso appena dopo Jackson ci rallentano subito la marcia, in questi casi gli americani gestiscono il traffico in modo osceno. Seguiamo la strada numero 89 che attraversa piacevoli paesaggi, abbelliti dai colori dall’autunno. Entriamo per un piccolo tratto in Idaho, affiancando il turchese lago "Bear Lake". Il tratto dopo il lago fino alla cittadina di Logan è il più affascinante, qui i colori dell’autunno danno il meglio, dal giallo si passa ad un rosso intenso. Il resto della strada (I15) è la solita "monotonia", in più perdiamo molto tempo ad attraversare Salt Lake City causa intenso traffico. Usciamo dalla I15 all’uscita numero 95, poco dopo vediamo un cervo mulo in mezzo alla strada ucciso da poco, oggi è il quarto. Alle 21.30 finalmente siamo al Bryce Canyon NP, il North Campground è quasi vuoto.

Sabato 02/10/2004 - Bryce Canyon NP - Zion NP

Alle 7.00 del mattino siamo a Sunrise Point, dopo poco assistiamo al meraviglioso spettacolo dell’alba che illumina il Bryce Canyon. Dal punto panoramico proseguiamo per il "Queens Garden Trail", la luce è ancora ottima e il trail non delude per niente. Arrivati al Queens Garden prendiamo il sentiero che porta al "Navajo Loop Trail", decidiamo di risalire seguendo il percorso che passa dalla bellissima zona del Bryce denominata "Wall Street". E’ una passeggiata molto facile e altrettanto remunerativa, la consiglio in particolare il mattino presto. Con la macchina visitiamo altri punti panoramici, Para View, Bryce Point, Inspiration Point. Questo parco lo vidi anche nel mio precedente viaggio in USA (1987), dove visitai la California, Nevada e Arizona, toccando solo questo punto dello Utah. Allora fu probabilmente, insieme al Sequoia NP, il parco che più mi piacque, anche questa volta non mi ha certamente deluso. Poco dopo le 12.00 usciamo dal Parco, ma l’ultimo saluto glielo diamo dal Fairyland Point. Impieghiamo meno del previsto a raggiungere la East Entrance dello Zion National Park. Vorremmo fare l’Emerald Pool Trail, ma è troppo presto, preferiremmo farlo più tardi per via del caldo e della luce migliore. Con calma scendiamo dalla "Zion Mt. Carmel Hwy", arrivati nei pressi del South Campground ci rilassiamo e mangiamo. Solo dopo le 16.00 saliamo sullo Shuttle che ci porta al Zion Lodge. Saliamo subito alla Upper Pool, la pozza d’acqua non è nulla di speciale ma l’ambiente in cui si trova è grandioso. Un momento molto emozionante è quando dal bosco sopra la Pool, il suono di un flauto intona una melodia indiana, non riusciamo a vedere l’autore, ma virtualmente lo ringraziamo per questo meraviglioso momento. Nella discesa passiamo anche dalla Middle e dalla Lower, pure quest’ultima si trova in un bel contesto. Il trail è appagante e molto facile nonostante le Pool non siano nulla di speciale, le tempistiche date sono esageratamente abbondanti. Risaliamo sullo Shuttle per raggiungere il "Temple of Sinawava", la breve passeggiata del "Rivers Walk" ci porta all’inizio del Narrow. La sera a Springdale non ci perdiamo la bella galleria fotografica di Fatali .

Domenica 03/10/2004 - Zion NP

Dopo avere ammirato le pareti rocciose tingersi di un rosso intenso, merito dell’alba, prendiamo lo Shuttle per "The Grotto". Alle 9.00 partiamo per "Angel Landing Trail", come sempre mi porto l’intera attrezzatura fotografica. Il Trail si sviluppa in uno splendido scenario, inizialmente si sale per un semplice sentiero. Arrivati a Scout Lookout si prosegue per una semplice cresta che porta sulla cima della montagna, questa è la parte più bella. Volendo in alcuni punti ci si può aiutare con delle catene, ma non ci sono grosse difficoltà, al limite le può avere chi soffre di vertigini. Dalla vetta la vista sulla valle è superba, ci fermiamo per più di un’ora, ammirando il panorama, scattando alcune fotografie, chiacchierando con dei tedeschi e "giocando" con i numerosi Chipmunk. Poco dopo le 12.00 riprendiamo lo Shuttle per tornare alla macchina, appena fuori dal parco ci fermiamo allo Zion Canyon Campground, ci rilassiamo per alcune ore anche per evitare il caldo soffocante. Approfittiamo per lavare alcuni capi di vestiario, lo stendiamo in modo quasi perfetto all’interno della nostra macchina/camper e partiamo. Sono le 16.00 quando da Virgin svoltiamo a destra per la Kolob Road. Da qui possiamo ammirare un’altra parte del parco, che ai nostri occhi risulterà altrettanto bella. Incrociamo il punto in cui parte il "Left Fork of North Creek", il trail che porta alla famosa "The Subway". La strada sale affiancando pareti sempre più tinte di rosso dal sole ormai basso. Quando finisce di salire si apre ai nostri occhi un paesaggio spettacolare, una gran piana gialla (erba secca) finisce a ridosso di rosse montagne, il cielo di un blu intenso completa il bel quadro. Continuiamo a guidare fino a Lava Point, la vista da qui non è straordinaria, ma merita perché ci si rende conto di come lo Zion NP sia posto all’interno del Plateau. Consiglierei a chiunque abbia qualche ora da spendere, un giro serale in questa parte del parco. Al rientro visitiamo la galleria fotografica di David Pettit  e dopo cena quella di Robert Park . Sono entrambe belle anche se le foto sono tremendamente simili a quelle di Fatali, questo non lo ritengo un pregio. Mara ed Io conveniamo che nonostante la loro indiscussa bellezza, gli preferiamo le due gallerie viste a Jackson.

Lunedì 04/10/2004 - Zion NP - Page - Antelope Canyon - Grand Canyon

Per uscire dal parco seguiamo nuovamente la bella Zion Mount Carmel Hwy. La prima sosta è per il "Canyon Overlook Trail", una breve passeggiata ma molto remunerativa, porta ad un belvedere che spazia dal Lower Zion Canyon fino ai picchi The West Temple e The Towers of the Virgin. Le altre sono soste fotografiche ad alcuni bei scorci di questa zona, come per esempio la Checkerboard Mesa. Lasciamo questo bel Parco Nazionale per raggiungere il Lake Powell e la cittadina di Page. Arriviamo verso le 13.00 (le 12.00 ora dell’Arizona) e decidiamo di fare la breve escursione all’Antelope Canyon. Direi 28$ a testa spesi benissimo, il Canyon merita sicuramente una visita, i giochi di luce e le forme che si vedono all’interno hanno dell’incredibile. C’è anche meno ressa di quello che mi aspettavo, ho pure abbastanza tempo da tentare qualche scatto fotografico, dico tentare perché non è per nulla facile. La meta di questa sera doveva essere la Monument Valley, ma a Mara piacerebbe vedere il Grand Canyon. Ho già visto questo parco nel precedente viaggio e allora non mi entusiasmò, decidiamo di andarci ma senza fermarci troppo. Arriviamo giusti per ammirare la parte finale di un bel tramonto dal Desert View, ci fermiamo a dormire nell’omonimo Campground.

Martedì 05/10/2004 - Grand Canyon - Monument Valley - Canyolands NP

All’alba ci troviamo al Lipan Point, in seguito visitiamo anche gli altri View Point. Il Grand Canyon è maestoso e forse proprio per questo che non riesce ad affascinarmi fino in fondo, credo che bisognerebbe viverlo più "internamente" facendo un trek di almeno due giorni. Lungo la strada che porta al Grand View Point vediamo alcuni Elk, incredibile la poca gente che c’è in giro, niente a che vedere con Zion che è di gran lunga il parco più affollato che abbiamo visto fino ad ora. Al ritorno verso la East Entrance vediamo sulla strada una volpe morta, sicuramente è appena stata investita da una macchina poiché all’andata non c’era. Proseguiamo passando Tuba City e poi Kayenta, arrivando poco dopo mezzogiorno alla grandiosa Monument Valley. Inutile parlare tanto di questo luogo che è un po’ il simbolo del sud-ovest americano, indiscutibilmente affascinante, merita una visita, anche se come il Grand Canyon non riesce a stupirmi completamente. Facciamo il classico giro all’interno e rincontriamo i due simpatici italiani conosciuti questa mattina, sono dispiaciuti perché poco dopo averci salutato hanno involontariamente investito una volpe, quella che avevamo visto. Il tempo passa in fretta, sono le 15.00 quando prendiamo la strada per Mexican Hat. Passata la cittadina svoltiamo a sinistra prendendo la 261, dopo non molto la strada inizia a salire e diventa sterrata. E’ bella e larga, incontriamo perfino un paio di grossi camper che vi scendono, poco prima della fine di questa salita vi è un overlook imperdibile. Da qui si gode di una stupenda vista sulla "Valley fo the Gods", il gioco di luci e ombre prodotte da alcune nuvole la rendono ancora più magica. Poco dopo finisce la salita e riprendiamo l’asfalto, ma proprio in questo punto svoltiamo nuovamente a sinistra. Ci ritroviamo a guidare nuovamente sullo sterrato, il fondo è peggiore del tratto precedente ma comunque facilmente percorribile con qualsiasi tipo di vettura. Questa strada porta ad un punto panoramico di cui ho letto numerose lodi in Internet, anche la vecchia guida della Lonely Planet sullo Utah (1995) lo consiglia caldamente. Dopo poche miglia arriviamo a Muley Point, la vista che si gode è notevole, in particolare quella in direzione della Monument Valley. Ormai da parecchi giorni i nostri pranzi/cene non sono più regolati dall’orario, ma da punti panoramici interessanti. Nonostante siano le 17.00 quale posto migliore di Muley Point per cucinarci una pasta, inoltre siamo soli e la temperatura è ottima. Prima di ripartire arriva un signore in macchina che ha intenzione di passare la notte qui, ci chiede se faremo altrettanto ma noi proseguiamo per Canyolands, anche se in realtà un pensiero lo avevamo fatto. Seguiamo la 261 per poi imboccare la 95, quest’ultima è scenicamente una delle più belle percorse fino ad ora. Visto l’orario e il fatto che arriviamo da sud, andiamo a dormire nel camping di Squaw Flat, si trova nella zona di Canyolands National Park chiamata Needles. Percorriamo gli ultimi 50 km incrociando solo un paio di macchine, ci fanno compagnia un magnifico cielo stellato e qualche lampo lontano all’orizzonte, poco dopo le 20.00 arriviamo al camping. Guardo le stelle dall’interno del camper/macchina, avvolto dal caldo sacco a pelo dolcemente mi addormento.

Mercoledì 06/10/2004 - Canyolands NP

Dopo essere stati al Big Canyon Overlook ci portiamo all’Elephant Hill, qui le guglie chiamate "The Needles" sono più evidenti. Camminiamo per un bel tratto lungo l’Elephant Hill Trail, stupendo tracciato che si snoda negli anfratti dei Needles, all’andata non incontriamo nessuno. Se avessimo avuto più tempo a disposizione lo avremmo percorso interamente, anche se in realtà bisogna scegliere quale strada prendere visto le molte biforcazioni. Poco dopo le 12.00 partiamo alla volta della zona nord. Ripercorriamo la strada fatta ieri sera con il buio, è stupenda, alcuni salici gialli gli danno quel bel tocco autunnale. Dopo una breve sosta a Moab ci dirigiamo nel bel punto panoramico di "Dead Horse Point", peccato che la luce del primo pomeriggio non è delle migliori. Entriamo nuovamente nel Canyolands National Parks, nella zona chiamata Island in the Sky. Qui non facciamo nessun trail ma ci limitiamo a vedere i vari view point, veramente grandiosi il "Grand View" e il "Green River". Attendiamo il calare del sole mangiandoci qualcosa nei pressi del Grand View, per poi portarci nuovamente al Green River nel culmine del tramonto. Ci soffermiamo in questo magnifico punto panoramico fino a quando è ormai buio. L’impressione che abbiamo avuto, per quel poco che abbiamo visto, è che "The Needles" si presti maggiormente ad essere girata a piedi, mentre Island in the Sky è superiore come viste panoramiche. Per la notte decidiamo di fermarci nel campeggio di Slickrock Campground nella bella cittadina di Moab. Avere avuto una giornata in più avremmo sicuramente noleggiato una mountain bike.

Giovedì 07/10/2004 - Arches NP

Partiamo di buon’ora e raggiungiamo la zona di "The Windows" nell’Arches National Parks. Ci gustiamo tutta l’alba sul North Windows Arch con all’interno il Turret Arch, una vista classica ma certamente bella. Arrivati alla fine della strada all’interno del parco, proseguiamo a piedi per il Davils Garden Trail, sono le 8.30. Vista la luce ancora ottima decidiamo di fare il giro in senso orario, passando subito dal bel Landscape Arch. Non ci perdiamo neppure le piccole deviazioni al Partition Arch e l’affascinante Navajo Arch. Il Double Arch è un vero gioiello, proseguiamo per il primitive trail facendo anche la deviazione al Private Arch. Questa parte è molto affascinante e alla fine questo risulterà essere uno dei più bei trek fatti nello Utah. Alla fine non ci perdiamo nemmeno la deviazione al Pine Tree Arch e al Tunnel Arch, nulla di speciale, in particolare il secondo. Da quando siamo arrivati nel sud dello Utah ci chiediamo che caldo insopportabile deve esserci in piena estate, visto il caldo che ci ritroviamo in Ottobre. Pranziamo ad un orario "normale" nella vicina Picnic Area, con calma ci avviamo verso Delicate Arch. Personalmente mi accontenterei di quest’ultimo, ma Mara no, visitiamo il Broken Arch e il Sand Dune Arch, il primo merita, il secondo no. Arriviamo verso le 16.00 al punto in cui parte il trail per il Delicate Arch, saliamo abbastanza velocemente. Il tramonto a questo arco è una delle attrazioni del parco, capiamo il perché. L’arco è staccato da altre rocce, dietro svettano delle montagne innevate e davanti sembra essersi costruito un anfiteatro naturale apposta per farsi ammirare. Sarà un classico ma consiglio di non perdersi questo spettacolo, finisce attorno alle 18.30. Mentre scendiamo ci rendiamo conto che il nostro bel viaggio è ormai finito, ma tanti bei ricordi rimarranno con noi. Dormiamo nel Devil’s Garden Campground all’interno del parco, dopo la cena rimaniamo a guardare il magnifico cielo stellato dall’interno del camper/macchina.

Venerdì 08/10/2004- Arches NP - Denver

Non vogliamo perderci neppure l’alba dell’ultimo giorno, la passiamo al bel Landscape Arch. Nel corto sentiero che riporta alla macchina incrociamo cinque cervi muli, due adulti e tre piccoli. Questo è un minuscolo riassunto di questo straordinario viaggio naturalistico in territorio statunitense, paesaggi incantevoli e meravigliosa wildlife, tutto in totale libertà, proprio come piace a noi. Dopo avere ripercorso interamente la strada del parco per uscire, seguiamo la scenica strada 128 che segue il Colorado River. C’immettiamo poi nella I70 che ci porterà direttamente all’aeroporto di Denver. Attraversiamo le Rocky Mountains già innevate, la zona mi ricorda le Prealpi Venete, anche se in realtà qui siamo a quote maggiori. La I70 passa non lontano da località sciistiche importanti, come Aspen, Vail e la bella Frisco. In quest’ultima ci fermiamo per mangiare e mi compro un paio di giacche della "The North Face", questi capi da montagna costano meno che in Italia. Arriviamo a Denver verso le 16.00, la procedura di consegna macchina e il check-in non presentano problemi.

Sabato 09/10/2004 - Denver - Londra - Milano - Parma

Il viaggio di ritorno non presenta intoppi, mi guardo un film per non dormire. Arrivati a Milano riusciamo a prendere il treno delle 20.00, dopo poco più di un’ora siamo a casa. Sono già consapevole che nei prossimi giorni avrò nostalgia della wilderness americana. A differenza d’altri bei luoghi che ho visitato, spero che questo non sia un addio ma solo un arrivederci.

Letture:
"America Perduta" di Bill Bryson - Universale Economica Feltrinelli
"Utah" - Lonely Planet (EDT) Guida
"Wyoming" - Lonely Planet (EDT) Guida
"U.S.A. I grandi parchi dell'Ovest" - Gremese Editore Guida
 
Link utili: http://www.nps.gov/ - http://www.us-national-parks.net/ - http://www.areaparks.com/ - http://www.campusa.com/
http://www.glacier.national-park.com/camping.htm - http://www.yellowstone.net/campgrounds.htm - http://www.nps.gov/zion/pphtml/camping.html
http://www.nps.gov/brca/pphtml/camping.html - http://www.arches.national-park.com/camping.htm - http://www.nps.gov/cany/camp.htm
http://www.canyonlands.national-park.com/camping.htm