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Thailandia - la terra del sorriso |
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Premessa: I prezzi sono sempre calcolati per due persone, abbiamo cambiato gli euro quattro volte : 1 euro=45.73 tbh - 1 euro=44.96 tbh - 1 euro=45.14 tbh - 1 euro=45.97 tbh |
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01/11/03 Italia – Francoforte | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alle 14.40 prendiamo il treno per Bologna e di seguito l’aereo per Francoforte. Tutto puntuale e alle 22.00 partiamo alla volta di Bangkok. |
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02/11/03 Francoforte – Bangkok – Ayuthaya | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Arriviamo alle 14.20, ma non tutti, infatti, il bagaglio di Mara non c’è. La Lufthansa ci consegna 1000 tbh e un beauty per Mara, in questo viaggio abbiamo portato pochissima roba ma ci spiace in particolare per le medicine. Per tutto il resto non siamo particolarmente preoccupati, anche perché Mara ed io abbiamo quasi le stesse taglie. Scambiamo un po’ di soldi in aeroporto poi prendiamo il treno per Ayuthaya (22 tbh) che impiega circa un’ora ad arrivare. Il treno non è nulla di speciale ma l’atmosfera che si respira mi piace parecchio, siamo molto contenti di averlo preso, arriviamo alle 17.00. Seguendo la cartina della LP (Lonely Planet) ci dirigiamo a piedi nella zona degli hotel, attraversiamo con un piccolo battello il fiume. Alloggiamo all’Ayuthaya Guest House (300 tbh per una doppia), ceniamo in un ristorante a fronte (190 tbh) e poi facciamo un giro al mercato notturno di Hua Raw. Causa il fuso (6 ore) faccio fatica a addormentarmi e mi rimetto a leggere "Farfalle sul Mekong" di Corrado Ruggeri, all’inizio parla proprio della zona di Chiang Mai. |
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03/11/03 Ayuthaya – Sukhothai | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo esserci alzati a fatica noleggiamo due biciclette e ci dirigiamo verso la zona archeologica d’Ayhuthaya. Subito visitiamo il Wat Ratburama con il maestoso tempio, subito dopo il Wat Phra Mahathat dove vi è la famosa testa di Buddha attorno alla quale sono cresciute le radici di un albero. Continuiamo con gli altri soffermandoci maggiormente al Wat Mongkhon Bophit, dove all’interno del "nuovo" monastero si trova una tra le più grandi statue del Buddha di tutta la Thailandia. La zona merita sicuramente una visita e anche più approfondita della nostra, alle 15.00 prendiamo il bus per Sukhotai (338 tbh), prendiamo un tuc-tuc per raggiungere la stazione. Arriviamo alle 21.00 e ci facciamo portare da un tuc-tuc molto particolare nella Old City (100 tbh). Troviamo da dormire alla Vitoon Guest House (250 tbh). Dopo le 22.00 andiamo a mangiare in un ràan (baracca) a fianco al Vitoon, mangiamo molto bene spendendo pochissimo (175 tbh), considerando che le due birre ci sono costate 120 tbh. Siamo veramente felici e anche la mancanza del bagaglio è completamente dimenticata, anzi stiamo pensando che per i viaggi di questo tipo possiamo fare con uno solo … good nigth. |
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04/11/03 Sukhothai | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ci svegliamo con calma e dopo la colazione noleggiamo due bici, dal Vitoon dobbiamo solo attraversare la strada per raggiungere il "Sukhothai Historical Park", ed è proprio per questo che riconfermiamo anche per questa sera. Siamo molto fortunati perché oggi è il primo giorno del Loy Krathong, una festa celebrata in tutta la Thailandia che durerà fino a sabato. Nella mattinata assistiamo ad una grossa sfilata di persona con abiti tipici, anche del passato, è stupenda. Con le nostre bici visitiamo anche i monumenti più lontani, ci prendiamo una pausa nell’ora di pranzo per il troppo caldo. Il momento più emozionante arriva la sera con lo spettacolo di "Light and Sound", si svolge all’interno del meraviglioso Wat Mahathat, indimenticabile. Pure questa sera ceniamo tardi nel solito posto (145 tbh), non resistiamo alla voglia di rivedere i templi illuminati e rientriamo nell’Historical Park. Conosciamo anche un simpatico italiano di Matera che vive qui a Sukhothai da sette anni e prima ne ha vissuti cinque in Vietnam. Ha aperto una guest house "Paolo & Pinthong", per chi fosse interessato: orchid_hibicus_guest_house@hotmail.com p.s. Per il parco abbiamo fatto il biglietto cumulativo con cui si può entrare ovunque (320 tbh). Mentre lo spettacolo "Light and Sound" c’è costato 400 tbh |
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05/11/03 Sukhothai - Chiang Mai | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Prendiamo il primo bus (342 tbh), quello delle 7.30, la fermata è proprio di fronte alla guest house. Impieghiamo le 5.30 ore previste, ci siamo trovati molto bene con i mezzi locali e sono anche puntuali, strano che in questi giorni abbiamo incontrato un solo turista canadese ma sarà sicuramente un caso. Ci facciamo portare da un taxi (50 tbh) alla Smile House consigliata dalla LP (250 tbh). Chiediamo informazioni per un trek tra le tribù delle colline, non vorremmo vedere le donne giraffa, e per un giorno al Doi Inthanon NP. Noleggiamo le solite due biciclette (60 tbh), ma girare per Chiang Mai è certamente diverso è più "rischioso" dei giorni precedenti. Passiamo dall’ufficio della Thai per confermare il volo interno, non c’è n’era bisogno, chiamiamo per sapere notizie sul nostro bagaglio, ci richiamerà la Lufthansa questa sera nella guest house. Chiediamo altre informazioni per i trek e il National Park ad altre agenzie, ci dirigiamo al Night Bazaar dove compriamo tre magliette e uno zaino con anche le rotelle (1800 tbh), la trattativa è stata molto divertente. Ironia della sorte appena rientrati in hotel ci avvertono che il bagaglio di Mara è stato ritrovato e ci sarà consegnato nella serata. Ci viene anche confermato che ci sarà rimborsato quello che abbiamo speso al rientro in Italia, speriamo anche se la cifra è modesta. Confermiamo per domani, in una guest house vicina alla nostra, il tour al Doi Inthanon NP (1800 tbh). Ceniamo in un bel ristorante ma sbagliamo, spendiamo di più (495 tbh), mangiamo peggio ed è molto meno tipico. Facciamo una connessione ADSL ad internet (30 tbh) per un’ora, ottimo. |
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06/11/03 Chiang Mai – Doi Inthanon NP – Chiang Mai | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Partiamo in macchina per il Doi Inthanon NP insieme a due Hmong, sono amici, uno fa l’autista del nostro giro e l’altro è ingegnere in America, dove vive da venti anni. La compagnia è piacevole e ci raccontano varie cose sulle tribù delle colline, in particolare sulla loro, gli Homong. Trovano strano il fatto che non vogliamo vedere le donne giraffa, affermano che alla fine è una tradizione come un’altra. La giornata è limpida e lo rimarrà tutto il giorno, abbastanza raro in questo parco nazionale in particolare nella parte alta. Visitiamo subito due stupende cascate, la prima è un capolavoro della natura. Ci dirigiamo verso la cima della montagna più alta della Thailandia passando da due moderni stupa. La vetta come i due stupa non è nulla di speciale, però facciamo una bella passeggiata all’interno del fitto bosco. Passiamo da un villaggio Hmong, dopo mangiato da uno Karen. Fuori programma, per una mia richiesta, facciamo una piccola passeggiata in mezzo ad una bella risaia ove ci sono alcuni uomini Karen che ci lavorano. Il tutto è stato molto interessante e sicuramente i 1800 tbh (tutto compreso) sono stati spesi bene. Entriamo in un ristorantino molto semplice e mangiamo bene spendendo poco (145 tbh), infine chiediamo le ultime informazioni sul trek. Tutti quelli da due giorni includono il giro in elefante, il rafting e poche tribù, quest’ultima è l’unica cosa che c’interessa. Alla fine optiamo per uno di quelli che fanno solo le tribù, sono tutti di un solo giorno e non si fa trek (800 tbh). Siamo contenti della scelta, unico rammarico è che vedremo anche le donne giraffa cosa che forse preferivamo evitare, ma tutti i tour che abbiamo visionato le prevedevano. Concludiamo la serata a fare acquisti nel bel Night Bazaar. |
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07/11/03 Chiang Mai – Chiang Dao – Tha Ton – Muang Ngam – Chiang Mai | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alle 7.30 partiamo in compagnia di quattro malesi, due olandesi e un tedesco con sua moglie thai. La prima fermata e in un giardino botanico d’orchidee a Mae Rim, poi proseguiamo per le caverne di Chiang Dao. Nel frattempo leggo la relazione di uno studioso belga, Johan Van Roekeghem, che spiega il segreto delle donne giraffa. In realtà le vertebre non si allungano ma è il muscolo della spalla che si abbassa a causa del peso degli anelli. La differenza sta nell’inclinazione delle costole, le loro sono inclinate di 45° in più, quindi il collo allungato è in realtà solo un’illusione. Se togliessero gli anelli, molto lentamente tornerebbero normali, tutto questo l’ha provato scientificamente vivendo per sei mesi con loro e sottoponendole ai raggi-X nell’ospedale di Mae Hong Son. Ci fermiamo a mangiare nella località di Chai Pra Kan, proseguiamo per Tha Ton e infine arriviamo al villaggio di Muang Ngam al confine con il Myanmar (Birmania). Vediamo alcune tribù, ma in particolare gli Akha e due gruppi di Karen, quelli con le orecchie allungate e le donne giraffa. Non posso negare che la cosa sia un po’ turistica, ma è orma così ovunque e almeno non ci sono stati chiesti soldi. Il loro business sta nello sperare di vendere i propri prodotti d’artigianato ai turisti. Sono sempre combattuto davanti a queste persone, andarle a vedere o no? Ma ormai credo che il mondo abbia preso una certa strada e non ci sia più nulla da fare, il turismo ha contaminato tutto. Rientriamo a Chiang Mai alle 19.00, abbiamo percorso parecchia strada ma è stata una giornata interessante anche se un po’ troppo "confezionata" per i miei gusti. Cambiamo ristorante (210 tbh) mangiando ottimamente, passiamo il resto della serata in giro per la città a goderci il Loy Krathong Festival che qui è iniziato oggi e finirà domenica. |
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08/11/03 Chiang Mai – Doi Suthep – Chiang Mai | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Facciamo tutto con calma e dopo colazione noleggiamo un motorino, 130 tbh + 50 tbh per un’assicurazione aggiuntiva che decidiamo di fare. Raggiungiamo senza problemi il monastero di Doi Suthep all’interno dell’omonimo parco nazionale. Appena arrivati compriamo una gabbietta con dentro una decina d’uccellini, che poi liberiamo al monastero esprimendo un desiderio, è una tradizione di cui ho letto anche nel libro di Ruggeri. Il luogo merita una visita e ci soffermiamo a lungo. Proseguiamo con il nostro scooter honda lungo la collina, arriviamo ad un villaggio Hmong. C’è un bel mercato e non sembra per turisti visto i pochissimi che ci sono, ma per i locali, vediamo persone d’altre tribù fare acquisti. Anche qui ci fermiamo a lungo e quando rientriamo a Chiang Mai è quasi buio, ci dirigiamo al fiume Mae Nam Ping. Qui la festa del Loy Krathong raggiunge il suo massimo splendore, pure noi doniamo al fiume una corona di fiori e vegetali con un lumino acceso, tipica di questa festa. Il sole è tramontato completamente da vari minuti e il fiume è un luccichio di queste "corone", mentre il cielo è pieno di "lampade giganti illuminate", in sintesi delle piccole mongolfiere. Fuochi d’artificio e piccoli petardi fanno il resto, il tutto è incredibilmente magnifico. Torniamo al Night Bazaar per riconsegnare lo scooter, ma prima facciamo un giro completo attorno alle mura della città. Sembra di essere in una nostra città quando la propria squadra di calcio ha vinto qualcosa d’importante, solo che al posto dei clacson ci sono i mortaretti. Altro ristorante (240 tbh), torniamo al Night Bazaar e gironzoliamo per la città, rientriamo verso l’una. |
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09/11/03 Chiang Mai – Phuket – Kata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Appena alzati prepariamo i bagagli, ora siamo passati a tre e uno lo useremo per i regali. Lo abbiamo già quasi riempito visto che ieri sera, dopo una lunga trattativa, abbiamo comprato un bellissimo Numton fatto dall’artigiano-artista Dang Svisuwan. Andiamo a comprare un lucchetto per il nuovo zaino e nel frattempo contrattiamo un taxi per l’aeroporto (60 tbh). Alle 9.30 arriva puntuale allo Smile Guest House, il volo parte alle 11.15 e dopo circa due ore atterriamo a Phuket. Saliamo su un minibus che si trova all’esterno (360 tbh) e arriviamo a Kata. Dopo avere visionato vari alloggi ci fermiamo al Sumitra House (600 tbh) consigliato dalla LP. Verso le 17.00 andiamo in spiaggia e telefoniamo a Giorgio, un amico conosciuto in un newsgroup di viaggi, fissiamo un appuntamento per le 21.00. Dopo avere cenato (420 tbh) incontriamo Giorgio con cui passiamo una piacevole serata in un tranquillo locale di Rawai. |
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10/11/03 Kata – Coral Island – Kata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giorgio ci viene a prendere alle 7.40, nel frattempo abbiamo nuovamente preparato i bagagli perché ci trasferiremo in uno meno costoso. Andiamo con lui e sua figlia Giulia a Phuket Town per accompagnarla all’asilo, poi ci fermiamo a fare una strana colazione cinese-thai, buona peccato che non sono abituato a mangiare molto di mattino. Al rientro passiamo dal Boomerang Viallage di tre ragazzi veneti, è carino quasi come il precedente e costa 400 tbh, ci fermiamo e noleggiamo un motorino (150 tbh). Ci portiamo a Rawai dove contrattiamo per 500 tbh una longtail boat per Coral Island. La spiaggia e il mare sono molto belli, facciamo un po’ di snorkeling, nulla d’entusiasmante. Al rientro facciamo una sosta anche sull’isola di Ko Bon. Ritrovo alle 19.30 con Giorgio sua moglie thai Moon e la figlia Giulia, ci accompagnano a mangiare il pesce fresco a Rawai. Passiamo una piacevole serata in compagnia, è uno spasso sentire Giulia passare dall’italiano al thai a seconda se parla con il padre o con la madre. La cena è di quelle che non si dimenticano facilmente. Abbiamo anche acquistato un tour per domani a Phi Phi Island per 2400 tbh da due inquilini di Giorgio. Prima siamo passati da varie agenzie e questo è stato il prezzo migliore, consiglio di guardarsi bene in giro perché i prezzi variano di parecchio anche per lo stesso identico tour. |
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11/11/03 Kata – Phi Phi Island – Kata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alle 8.30 ci vengono a prendere al Boomerang e partiamo dopo circa un’ora con un veloce motoscafo. Conosciamo quattro italiani di La Spezia che vengono spesso in Oriente per comprare oggetti che poi rivendono nel loro negozio di cose etniche, un lavoro certamente interessante. Andiamo subito a Maya Bay e rimango incantato da questo luogo, una vera meraviglia della natura. Navighiamo intorno a Phi Phi Lay facendo alcune fermate (Lho Sama Bay), tutte da stare a bocca aperta. A Phi Phi Don ci fermiamo per in mare aperto per lo snorkeling, poi ci portiamo a Monkey Bay e così via in un posto più bello dell’altro, anche il mare è meraviglioso. L’unica struttura umana che vediamo è il Phi Phi Natral Resort, dove facciamo la sosta pranzo, è nascosto bene e non stona più di tanto in quest’ambiente. Concludiamo la giornata nell’isoletta di Koh Khai Nok Island. Posso solo dire una cosa di questo posto; se siete in zona non perdetevelo assolutamente. Gli italiani conosciuti oggi hanno pagato il tour 1500 tbh a testa contro i nostri 1200 tbh. Visto l’onestà della "S.S. Travel and Tour 3" di Karon ci torniamo. Compriamo il tour per Phang-nga NP (2600 tbh), quello per Raya Island (1700 tbh) e infine il bus (VIP 24) notturno per BKK (2200 tbh). Giorgio e famiglia ci vengono a prendere direttamente a Karon e ceniamo in un bel Ristorante con vista panoramica su Phuket Town. |
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12/11/03 Kata – Phang-nga NP – Kata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Partiamo presto per Ao Po dove c’imbarchiamo su un traghetto. Lo scenario del Phang-nga è mozzafiato e pure il giro in canoa è grandioso, dobbiamo sdraiarci completamente per passare in questi stretti cunicoli, vedo la roccia a pochi cm. dal mio volto. Rivivo anche qui, come a Chiang Mai, le parole di Corrado Ruggeri in "Farfalle sul Mekong" e la sua descrizione su quello che c’è di là da questi cunicoli rende la bellezza del luogo: "Siamo dentro un ciambellone di roccia farcito di acqua e vegetazione. E’ tutto incredibilmente immobile: ferma l’acqua, perché non c’è corrente, ferme le foglie degli alberi e delle mangrovie, perché non c’è vento, fermi anche noi, perché per rispetto di dove ci troviamo stiamo zitti e non muoviamo nemmeno le pagaie. Facciamo girare gli occhi, per catturare le immagini del mondo come doveva essere". Risaliti sul traghetto dopo non molto ci troviamo nuovamente sulla canoe, prima in un gran grotta piena di pipistrelli, anche questo raccontato nel libro, poi nuovamente alle prese con uno stretto passaggio. Questo è talmente stretto che non tutti riescono a passare, Mara ed io essendo magri non abbiamo problemi, ma anche il nostro canoista fatica. Non rimaniamo a lungo nel ciambellone perché la marea sta’ salendo. Proseguiamo con il traghetto verso l’isola dove hanno girato un film di James Bond, bella nonostante sia l’unica cosa un po’ turistica vista in questa giornata. Arriviamo a Naka Island dove ci fermiamo un paio d’ore. Qui a Phang-nga il mare non è bello poiché il fondo è melmoso, ma come scenario è quanto di meglio che abbiamo visto in questo viaggio. Alla sera siamo stanchi morti e io mi addormento prestissimo. |
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13/11/03 Kata – Raya Island – Kata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questa notte è piovuto parecchio e anche quando ci alziamo continua leggermente. Telefoniamo all’agenzia che organizza il tour, ci rispondono che possiamo spostarlo a domani ma che cmq oggi parte ugualmente, a Raya Island non piove. Andiamo perché domani non possiamo rischiare di perdere il bus per Bangkok. Il mare è mosso ma Mara, che soffre il mal di mare, non ha problemi, sull’isola non piove. Saltuariamente qualche raggio di sole filtra tra le nuvole, è la prima giornata nuvolosa da quando siamo in Thailandia. Approdiamo subito a Patok Beach, dopo ci fermiamo in altri due posti per fare snorkeling dalla barca, sicuramente il più bello di questo viaggio. Torniamo a Patok Beach per rilassarci nel pomeriggio, anche qui si possono vedere parecchi pesci. Siamo rimasti veramente soddisfatti di questi quattro giorni in giro per le isole, quello d’oggi è stato sicuramente il migliore per lo snorkeling. Una volta rientrati e sistemati facciamo un giro a piedi per Kata, compriamo un piccolo regalo per Giulia poiché questa sera siamo ospiti a cena da Giorgio. Passiamo un’altra bella serata in loro compagnia, quando li salutiamo mi resta impresso il bel quadretto di Giulia che dorme sul divano insieme al gatto. |
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14/11/03 Kata – Phuket Island – Bangkok | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Noleggiamo un motorino per girare le spiagge dell’isola. Ci portiamo subito a Nord e precisamente a Surin Beach, faccio un lungo bagno in mezzo ad alte onde. Ritorniamo con calma verso Kata fermandoci in altre tre spiagge, tutte piacevoli ma nulla a che vedere con quelle viste nelle varie isole. Dopo avere mangiato un bel piatto di frutta sulla spiaggia di Kata, raggiungiamo Giorgio e Moon in un ristorantino per un veloce ultimo saluto, siccome per noi si è fatto tardi, è stato un vero piacere averli conosciuti. Sono le 15.00 quando rientriamo al Boomerang, facciamo una doccia e prepariamo i bagagli, sono stati molto gentili a lasciarci la stanza fino alle 16.00. Salutiamo anche loro e alle 16.35 siamo già sul minibus che ci porta alla stazione dei bus di Phuket Town. Il pulman è effettivamente bello e molto spazioso, a parte le luci colorate e le tipiche tendine stile orientale. Partiamo puntuali alle 18.10 con la televisione ad alto volume e una specie di Peppino di Capri Thailandese che canta canzoni oscene, alternate a battute che sembra facciano molto ridere i Thai, siamo gli unici due occidentali del pullman. Finisco le ultime pagine che riguardano Phuket del libro di Ruggeri. In seguito passa direttamente al capitolo che riguarda Bangkok, mentre Mara come al solito si "divora" la Lonely Planet. Spengono le luci, continuo a leggere passando alla parte che riguarda il Vietnam, poi mi addormento. Si accendono le luci colorate, parte la musica oscena, siamo arrivati alla sosta cena, sono le 23.00. Solito riso con zuppe varie, siamo ormai stanchi di questo cibo thai, mangiamo pochissimo. Ripartiamo dopo circa trenta minuti, ci riaddormentiamo subito. |
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15/11/03 Bangkok | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Luci colorate e musica thai oscena, sono le 5.00, siamo a Bangkok. Prendiamo subito un taxi per Khao San Road (150 tbh), lo paghiamo sicuramente troppo. Entriamo al D&D Inn, hanno posto (600 tbh), prendiamo la stanza e sistemiamo i bagagli. Sono le 6.00 di mattina e Khao San è ancora animata, entriamo in un’agenzia e per 360 tbh prendiamo il tour di mezza giornata al Damnoen Saduak floating market, il mercato galleggiante, partiamo alle 7.00. Impieghiamo poco più di un’ora, con un minibus, ad arrivare al mercato. Lo trovo molto interessante, in particolare per un appassionato di fotografia come sono io. Rientriamo verso le 14.00 e c’infiliamo dentro un ristorante italiano, basta cibo thai, siamo veramente stufi. A piedi raggiungiamo il Wat Pra Kaco (Grand Palace) ma è ormai chiuso, entriamo al Wat Pho dove vediamo il gran buddha sdraiato. Ormai all’imbrunire prendiamo l’express boat (16 tbh) e scendiamo alla fermata di Chinatown, nulla di speciale. Dopo un breve giro torniamo al fiume Mae Nam Chao Phraya e riprendiamo il battello per la fermata vicino a Khao San. E’ ormai buio e Bangkok è stupenda, passiamo davanti al Wat Arun illuminato, troppo bello, scendiamo per scattare alcune foto. A piedi torniamo al Wat Pho, pure lui illuminato, entriamo per scattare alcune foto, ci siamo solo Mara ed io. Quando stiamo per uscire troviamo tutti gli ingressi chiusi, alcuni operai c’indicano l’unico rimasto aperto. A piedi torniamo a Khao San passando davanti al Palazzo Reale illuminato. Khao San è piena di vita, passiamo il resto della serata tra bancarelle, bar e chiacchiere, mi perdo a parlare di Thai Boxing con un ragazzo tailandese appassionato di calcio. Bangkok è una città affascinante. |
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16/11/03 Bangkok | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Raggiungiamo a piedi il Palazzo Reale e lo visitiamo con la calma dovuta, il Wat Pra Kaco con il Buddha di smeraldo è la parte che più mi affascina di questo complesso di templi e palazzi. Visitiamo anche il Wat Arun, meno affascinante che di sera. Risaliamo il fiume con il boat express fino alla fermata di Thewet per raggiungere il Palazzo Chitralaola, ma poi decidiamo di prendere un taxi per il mercato di Pratunam. Questo mercato non c’entusiasma, compriamo in ogni modo gli ultimi regali. Riprendiamo un taxi per andare al Wat Trai Mit dove c’è il Buddha d’oro più grande del mondo. Vale la pena vedere questo gioiello anche se il luogo non è nulla di speciale. Camminiamo fino a Harbur Dept. per prendere il nostro mezzo di trasporto preferito, il boat express. Scendiamo a Banglumphu, a piedi attraversiamo stradine con belle Guest House, raggiungiamo dopo poco Khao San, questa è la zona che più mi piace. Passiamo gli ultimi momenti in Thailandia passeggiando in questa via, i bar sono pieni di giovani che guardano la semifinale dei mondiali di rugby tra Inghilterra e Francia. Rientriamo al D&D Inn, ci cambiamo indossando abiti più invernali, ci attende l’autunno padano. Prendiamo alle 19.30 il bus per l’aeroporto. Quasi tutte le persone che abbiamo incontrato in questo viaggio avevano già visitato Bangkok, la maggior parte di loro ne ha parlato male. Una coppia d’inglesi conosciuti a Raya Island cono stati un’eccezione, ma hanno detto: "Tre giorni sono ok, quattro troppi". Io la penso circa come loro, con la differenza che forse toglierei un giorno. |
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17/11/03 Bangkok – Francoforte – Italia (Parma) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il volo di rientro passa velocemente, dormiamo quasi tutto il viaggio. Siamo fortunati con le coincidenze e con il treno arriviamo a Parma alle 12.30, dove il padre di Mara ci attende. Il pranzo non mi fa certo rimpiangere il cibo tailandese, ma la terra del sorriso ci ha incantato. |
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Letture: | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Farfalle sul Mekong" di Corrado Ruggeri - Universale Economica Feltrinelli | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||