09-10/09/22 - Cima della Croce "Wild Kreuzspitze" mt.3132

Io e Mara partiamo con calma da Parma, verso le 8:30, dopo Trento un temporale molto forte causa qualche rallentamento al traffico. Usciti a Bressanone non ci mettiamo molto a raggiungere Valles. Il divieto per salire al bellissimo borgo di Malghe (Fane-Alm) in settembre è in vigore solo al sabato e domenica, quindi possiamo salire in macchina senza dovere prendere la navetta. Il tempo è perturbato ma non piove, solo qualche goccia saltuariamente, ma vediamo che le cime sono imbiancate e visto che noi dobbiamo salire la più alta dei Monti di Fundres la cosa un po’ ci preoccupa, vedremo domani mattina, speriamo anche che il tempo migliori. Arrivare al rifugio Bressanone è poco più di una passeggiata, c’ero già passato nel 2009 quando avevo salito da solo l’altro 3000 metri di questa catena montuosa, Cima Valmala (Wurmaulspitz). Il rifugio è veramente molto bello e fanno uno strudel veramente ottimo, facciamo amicizia con una coppia di Vicenza. Il tempo sembra migliorare, ma poi peggiora nuovamente, nel prato dietro il rifugio ci sono parecchie marmotte che non sono nemmeno molto timorose. Dopo una buona cena andiamo a dormire, domani colazione alle 6:00, il tempo sembra che sarà buono in mattinata. Dopo la colazione ci prepariamo velocemente e partiamo per primi, il cielo è terso e le montagne circostanti sono magnifiche, salendo la vista spazia dal Gran Pilastro alle Dolomiti. Verso i 2700 incontriamo la prima neve che aumenta quanto arriviamo al passo Rauhtaljoch mt.2808. La traccia da qui in avanti si perde in mezzo alla neve, per fortuna l’ho sull’app del telefono, dobbiamo subito affrontare un passaggio delicato in quanto ghiacciato, poi un altro di roccette coperte da neve. Da qui il terreno è più semplice nonostante la neve che aumenta salendo di quota, batto la traccia fino in vetta, dove arriviamo poco dopo le 9:00. L’ultimo pezzo ho lasciato la traccia che si fa normalmente salendo diretto da una canalino, la neve è buona e mi dà sicurezza anche se non ho ramponi e piccozza, in realtà sarebbe stata utile solo la seconda. Arriviamo in vetta alla Wilde Kreuzspitze (Cima della Croce) mt.3132 poco dopo le 9:00 con il sole e un panorama mozzafiato, si apre la vista anche verso il gruppo dell’Ortles-Cevedale e la parte di confine verso il Tribulaun, relativamente vicino individuo delle vette che abbiamo salito in luglio nei pressi della Val di Vizze. Dopo circa 30 minuti arriva anche un coppia di austriaci che erano con noi in rifugi, ci ringraziano per la traccia che abbiamo fatto. Iniziamo la discesa dopo essere stati parecchio in vetta, non c’era vento e si stava bene, però le previsioni mettono un nuovo peggioramento verso la tarda mattinata, verso l’Austria si vede già un fronte nuvoloso. La discesa risulta più semplice, anche perché il sole ha “ammorbidito” la neve. Arrivati al passo scendiamo dal versante opposto, verso il bel lago Selvaggio. Dopo il lago il sentiero sale un po’, è molto panoramico con vista verso le Dolomiti. Passiamo dalla Labesebenalm e poi arriviamo nuovamente sul sentiero che abbiamo fatto ieri, poco sopra a Fane-Alm dove ci fermiamo in una malga a mangiare un pezzo di strudel. Il giro ad anello rende questa salita molto più bella e varia, è stata un gran bella giornata, la neve ci ha complicato un po’ la salita, ma dal punto di vista paesaggistico l’ha resa sicuramente molto più bella. Ci fermiamo a Bressanone dove facciamo un passeggiata in centro, poi rientriamo a Parma dove arriviamo poco prima delle 20:00