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Data Giorno Itinerario d

31/07/04

1

sabato

Parma - Briancon - Vallouise - Ailefroide - Rif. Cèzanne

w

01/08/04

2

domenica

Rif. Cèzanne - Rif. Glacier Blanc - Rif. des Ecrins

trek

02/08/04

3

lunedì

Rif. des Ecrins - Dom de Neige (mt.4015) - Rif. Cèzanne - La Berarde

trek + car

03/08/04

4

martedì

La Berarde (Rif. C.A.F.) - Rif. du Chàtelleret - Rif. Promontoire - La Berarde

trek

04/08/04

5

mercoledì

La Berarde - La Grave - Col du Souchet - Briancon - Parma

trek + car

Francia - Parco Nazionale Ecrins

31/07/04 – Parma - Briancon - Vallouise - Ailefroide - Rif. Cèzanne

Siamo partiti da Parma verso le 8.00, in compagnia di una coppia d'amici, dopo poco più di quattro ore arriviamo a Briancon. Proseguiamo per Ailefroide dove ci fermiamo per risistemare gli zaini e fare una pausa. Molto bella l'atmosfera del campeggio, molti sono arrampicatori che frequentano la vicina falesia. Sempre in macchina raggiungiamo il Rifugio Cèzanne a Prè de Madame Carlè. C'è molto caldo e facciamo solo un piccolo giro a piedi, arriviamo al bivio del sentiero che porta al Glacier Blanc con quello per il Glacier Noir.

01/08/04 – Rif. Cèzanne - Rif. Glacier Blanc - Rif. des Ecrins

Siamo stati bene anche come cibo in questo rifugio, spendendo circa 33 eur. a testa. Facciamo una sosta al Rif. Glacier Blanc, anche oggi la giornata è bella e calda. Poco dopo le 8.00 iniziamo a camminare, le marmotte si avvicinano al punto che le puoi toccare, arriviamo al Rif. des Ecrins nel primo pomeriggio dopo avere affiancato il Glacier Blanc . Passiamo il resto della giornata a rilassarci, la vista sulla Barre des Ecrins è fantastica. Mangiamo molto bene in compagnia di quattro spagnoli.

02/08/04 – Rif. des Ecrins - Dom de Neige (mt.4015) - Rif. Cèzanne - La Berarde

Mi alzo alle 3.10, siamo pronti per partire alle 4.20, la luna piena illumina lo spettacolare ambiente. Sotto il Rifugio ci leghiamo e lasciamo sotto dei sassi alcune cose non necessarie alla salita, altri fanno altrettanto, evidentemente risalire al rifugio dopo la salita non ispira a nessuno. Raggiungiamo la cima alle 8.15 dopo avere perso tempo nel canalino prima della cima a causa di alcune cordate lente. Nella discesa succede la stessa cosa, ma il resto della discesa è molto veloce, alle 9.40 siamo sulla parte pianeggiante del ghiacciaio. La salita al Dom de Neige (mt.4015) non presenta particolari difficoltà, ma ci si muove in un ambiente che può essere pericoloso causa grossi saracchi, una guida alpina di Parma ha perso la vita proprio su questa montagna durante una salita con gli sci. Mi sono portato sulla cima la Nikon + 20 f/2.8 + 180 f/2.8 + Olympus Compatta 35mm f/2.8 + alcune pellicole Velvia. Ci fermiamo per una sosta al Rif. Glacier Blanc. Arrivati al Rif. Cèzanne carichiamo la macchina e partiamo per La Berarde dove arriviamo dopo circa due ore. Il sereno ha accompagnato tutta la nostra giornata. Dormiamo al Rif. C.A.F. di La Berarde, la cena è pessima.

03/08/04 – La Berarde (Rif. C.A.F.) - Rif. du Chàtelleret - Rif. Promontoire - La Berarde

Ieri sera abbiamo incontrato nuovamente i due italiani conosciuti sul Glacier Blanc, sono scesi dal Col des Ecrins, non è stata difficile ma molto faticosa e decidono di rientrare a Prè de Madame Carlè domani con il bus. Ci fermiamo in questo rifugio anche stasera, ma solo per dormire e la colazione. Nelle vicinanze del sentiero che porta al Rif. du Chàtelleret avvistiamo qualche Camoscio, la salita non è ripida e l'ampia valle piena di fiori mi rilassa. E' notevolmente più ripida la salita che porta al Rif. Promontoire, arrivati appena sotto al rifugio decidiamo di fermarci perché non abbiamo nulla per affrontare la parte attrezzata. Il tempo all'orizzonte sta cambiando e scendiamo velocemente prendendo solo alcune gocce prima del paese. Alla sera ceniamo nel Ristorante a fianco del rifugio in compagnia dei due bergamaschi. Le previsioni per domani non sono buone.

04/08/04 – La Berarde - La Grave - Col du Souchet - Briancon - Parma

A dispetto delle previsioni anche questa mattina è soleggiata. Raggiungiamo La Grave e in seguito il paesino di Le Chazelet. Qui parte un sentiero che porta al Col du Souchet e ai laghi Noir e Leriè. Saliamo abbastanza velocemente attraversando dei bei prati fioriti, vediamo anche qualche stella alpina. Arrivati in prossimità del passo il tempo cambia e decidiamo di rientrare. Anche la bella vista su La Meije scompare, le nuvole avvolgono la montagna. Mangiamo una crepes e poi riprendiamo la strada di casa verso le 15.00. Viaggiare nelle Alpi mi affascina molto e il Parco Nazionale Ecrins è sicuramente un posto in cui tornare.

Alp - Grandi Monti nr.22 - Ecrins Delfinato
Mappa - Ecrins Haut-Dauphinè 1:50.000 - Didier Richard